I Russi sono giunti alle porte di Budapest e la stanno sottoponendo a pesanti bombardamenti. Perlasca viene a sapere che il comandate Vaina ha intenzione di minare le case del ghetto e di uccidere gli ebrei in fuga dalle loro abitazioni a colpi di mitragliatrice: lo Schindler italiano cercherà di sventare il diabolico piano patteggiando col comandante. All'ingresso dei Russi a Budapest sarà di nuovo costretto a fuggire, non essendo ben visto dai vincitori né come italiano, né come spagnolo: "Cambiano i vincitori, ma lei rimane sempre dalla parte degli sconfitti".